L’Etna scivola via. Versante sud-est potrebbe causare tsunami.

L’Etna scivola verso il mare; in maniera del tutto imprevedibile e irregolare.

Questo è quello che alcuni ricercatori tedeschi, hanno dedotto da un recente studio da loro effettuato.

Il team di scienziati, ha effettuato uno studio sul nostro vulcano tra aprile 2016 e luglio 2017, posizionando cinque rilevatori che hanno monitorato gli spostamenti del fondale marino a 1200 mt, a circa 15 Km dalla costa.
Per gran parte del tempo, i sensori non hanno rilevato spostamenti significativi, ma poi tra il 12 e il 22 Maggio i valori sono cambiati molto più rapidamente. Il versante sud-est si è spostato di ben 4cm in soli 8 giorni!
Questo ha molto preoccupato i ricercatori, in quanto queste variazioni casuali, dimostrano che gli spostamenti sono dovuti alla gravità e non al magma.

Il rischio potrebbe essere grande, ovvero l’intero versante potrebbe collassare su se stesso a causa del peso.
Tale evento avrebbe ripercussioni catastrofiche nei terreni e nelle acque circostanti dove non si potrebbe escludere uno tsunami, causato dall’eventuale frana in mare.

Tuttavia il vulcano Etna, è antico ben 500.000 anni e la sua osservazione è cominciata relativamente molto tardi rispetto alla sua età. Pertanto il processo evolutivo del vulcano è conosciuto solo in minima parte e questo rende estremamente difficile riuscire a prevedere quando eventuali crolli e tsunami ad essi correlati possano verificarsi. Potrebbero potenzialmente passare migliaia di anni, o molto meno. Alla luce di tutto ciò, secondo i ricercatori, non basta più raccogliere rivelazioni del vulcano solo in superficie. Sarà quindi fondamentale disporre di una rete di sensori che monitorino il vulcano anche in sede marina, in modo da poter studiare e prevedere il più possibile le dinamiche della nostra Etna.