Le iene a Catania: Il mistero del chiosco che NON PUO’ aprire | VIDEO

Un chiosco su cui investire i risparmi di una vita, si è rivelato un vero e proprio incubo per una coppia di catanesi che stanno passando un vero e proprio calvario.

Il chiosco acquistato dalla famiglia, dopo essere stato in attività per diversi anni, subisce una revoca delle autorizzazioni necessarie per l’apertura. Il motivo della revoca, sembra essere una lettera indirizzata al comune di Catania, che segnalava delle irregolarità nel chiosco. Ma questa lettera, che costrinse l’attività alla chiusura nel Maggio 2014, possedeva una particolarità. Era stata firmata, ma da una persona inesistente.

Da qui comincia l’incubo e il calvario di Ketty e Rosario: Iniziano a passare da un ufficio all’altro per dimostrare che in realtà il chiosco, ha tutte le carte in regola per l’apertura: Genio civile, ufficio urbanistica, ufficio attività produttive, non riescono ad offrire risposte adeguate, e la coppia rimane senza niente nelle mani, per un lungo periodo.

Dopo ben 4 anni di uffici, perizie e richieste, finalmente viene rilasciata la tanto agognata autorizzazione. 

Ketty e Rosario possono finalmente tornare a lavorare. Ma la gioia dura appena un giorno, poichè 24 ore dopo la riapertura, arriva un altro esposto, sempre da una persona alla fine rivelatasi inesistente. I proprietari non si danno per vinti e continuano a lottare per poter lavorare, ma il comune di Catania nonostante avesse rilasciato l’autorizzazione pochi giorni prima, deve ricontrollare la regolarità del chiosco. Così parte una serie infinita di controlli: Segreteria generale del comune di Catania, Capo del Gabinetto, sviluppo attività produttive, regione Sicilia, agenzia del demanio, ufficio genio civile, corpo pulizia municipale, Asp3, e direzione urbanistica, direzione produzione civile, sono alcuni degli enti che hanno effettuato sopralluogo nell’attività in questione. Roba dell’altro mondo.

Il proprietario, infuriato, torna per l’ennesima volta negli uffici del comune di Catania, dove tramite minacce di denuncia alla procura della repubblica, riesce a strappare un nome a dei funzionari. Un certo “Cannizzo” mette pressione ai funzionari degli uffici pubblici per evitare l’apertura del chiosco in questione. Persona totalmente estranea alla coppia, nessuno sa chi sia. Il signore in questione viene poi rintracciato dalle iene, ma ovviamente nega ogni cosa, salvo poi rivelare dopo essere stato messo alle strette, di aver “discusso” con gli uffici comunali del chiosco incriminato. Ovviamente, i funzionari pubblici che hanno pronunciato il misterioso nome, negano tutto davanti agli inviati delle iene, che decidono di incontrare il sindaco di Catania Salvo Pogliese.

Alla fine dell’intervista, la iena riesce a procurare un incontro tra i proprietari del chiosco e il sindaco. Così la coppia riuscirà forse ad aprire la propria attività e a mantenere onestamente, come hanno sempre desiderato, i loro tre bambini.

Ecco QUI il video estratto dalla puntata del 28 Ottobre de Le Iene.